La musica rock

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  1. DjFranco
     
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    La musica rock (conosciuta, spesso, anche solo come rock) è un genere musicale, nato nel corso degli anni cinquanta e anni sessanta negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che trae le sue origini nella musica dei decenni precedenti, in particolare nel rock and roll, nel blues, nel rhythm and blues, nel country, con richiami di musica folk. Il suono del rock ruota spesso intorno alla chitarra elettrica, alla quale si aggiungono strumenti ritmici come il basso elettrico, la batteria, una seconda chitarra e strumenti a tastiera come l'organo Hammond, il pianoforte, la tastiera e, alla fine degli anni sessanta, sintetizzatore; altri strumenti come il sassofono e l'armonica sono usati, perlopiù per assolo. Possono essere inoltre presenti archi (violino e violoncello) ed ottoni (tromba e trombone).[1]
    Tra la metà degli anni sessanta ed i primi anni settanta, la musica rock ha sviluppato diversi sottogeneri; si è mescolata con la musica popolare creando il folk rock, con il blues per creare blues-rock e con il jazz per creare la fusion. In seguito, il rock ha incorporato influenze soul, funk e della musica latina, sviluppando altri sottogeneri; nei settanta sono nati il soft rock, il rock elettronico , il glam rock, l'heavy metal, l'hard rock, il progressive rock ed il punk rock. Negli ottanta la new wave, l'hardcore punk e l'alternative rock, mentre negli anni novanta il grunge, il Britpop, l'indie rock ed il post rock.[2]
    Molti gruppi rock sono composti da quattro elementi, un chitarrista elettrico, un cantante, un bassista ed un batterista, formando un quartetto; talvolta si può omettere un membro, così come il cantante può suonare anch'egli uno strumento e il canto stesso può essere assegnato a più persone.
    Nato attraverso l'incontro delle diverse tradizioni musicali di origine africana ed europea,[3] l'origine del rock and roll sta nella "Race music" e nella musica hillbilly (più tardi chiamata rhythm and blues e country), tra gli anni quaranta e cinquanta.[4] Particolarmente significative sono state le influenze jazz, blues, boogie woogie, country, folk e gospel.
    Big Joe Turner è stato uno dei precursori e il suo album del 1939, Roll 'Em Pete, è molto vicino al rock and roll degli anni cinquanta, così come lo è stata Sister Rosetta Tharpe, che ha ottenuto successi nelle classifiche pop nel 1938 con le sue canzoni gospel, come This Train e Rock Me, e nel 1940 con Strange Things Happenin' Every Day, Up Above My Head, e Down by the Riverside.[5][6] Altri dischi significativi degli anni quaranta e dei primi anni cinquanta furono Good Rocking Tonight di Roy Brown (1947), Move It On Over di Hank Williams (1947), Chicken Shack Boogie di Amos Milburn (1947), Rock the Joint di Jimmy Preston (1947), The Fat Man Fats Domino (1949) e How High the Moon di Les Paul e Mary Ford (1951).[7][8][9][10]
    Secondo lo storico della musica Peter Guralnick, la prima registrazione di rock and roll fu Rocket 88, di Jackie Brenston and his Delta Cats (scritta dal diciannovenne Ike Turner) e registrata da Sam Phillips per l'etichetta Sun Records nel 1951.[11] Altre registrazioni dello stesso periodo si contendono il primato.[5] Altri hanno considerato titoli di maggior successo presso il pubblico bianco, come Rock Around the Clock di Bill Haley and His Comets, Great Balls of Fire e Bo Diddley/I'm a Man di Bo Diddley, o Maybellene e Roll over Beethoven di Chuck Berry. La rivista Rolling Stone ha sostenuto nel 2004 che That's All Right (Mama) di Elvis Presley (1954), il primo ed unico registrato dal cantante per la Sun Records di Memphis, è stato il primo album rock 'n' roll[12] ma, al tempo stesso, Shake, Rattle & Roll di Big Joe Turner, successivamente oggetto di cover da parte di Haley, era già nella Hot R&B/Hip-Hop Songs.[13] Significativi nel suono del rock and roll furono anche Little Richard, Chuck Berry e Jerry Lee Lewis, che con brani come Tutti Frutti, Long Tall Sally, Lucille, Great Balls of Fire e Whole Lotta Shakin' Goin' On hanno portato il rock 'n' roll alle sue massime espressioni di musica bianca e nera.
    Surf music [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Surf music.


    Disco dei The Beach Boys della Capitol.
    La surf music era una forma di rock strettamente associata alla cultura del surf, la cultura giovanile nata in quel periodo sulle spiagge della California meridionale.[14] Pur essendo un genere suonato da musicisti bianchi e diretto a un pubblico bianco, il surf fu profondamente influenzato dalla musica nera.[15] La prima ondata di surf rock fu lanciata da Dick Dale ed il suo singolo Let's Go Trippin. Il singolo ebbe un successo considerevole ma limitato alla California; in seguito, tuttavia, ispirò altre band come The Chantays e Surfaris.[16][17] La seconda ondata del Surf è stata condotta dai Beach Boys, che aggiunsero lo stile Pop dei Four Freshmen ai ritmi di base di Chuck Berry al Surf. Gruppi come Jan & Dean e Ronny & the Daytonas si ispirarono alla corrente Surf, ma i Beach Boys sono considerati da molti l'ultima band Surf, semplicemente perché, assieme alla musica, conservarono i testi trattanti il Surf e la spiaggia.
    L'emergere del rock (anni sessanta) [modifica]
    Negli anni cinquanta l'America e la sua "nuova generazione" cercavano nuovi modi di esprimersi e di intendere il rock and roll. La musica surf era ormai stata influenzata dall'avvento di Elvis Presley e verso la fine degli anni cinquanta il pubblico era aperto a nuove mode e nuove tendenze.[18]
    Nell'underground americano iniziavano a sentirsi le prime chitarre distorte e i primi urlatori del rock and roll; i Rolling Stones avevano dato una grande svolta alla musica già con i primi dischi, ponendo in risalto le chitarre e la batteria incalzante, con ritmi semplici ma incisivi, unendo blues e puro garage rock; tutto appariva incredibilmente giovane e fresco, tanto che già nel 1965 centinaia di gruppi seguivano le orme degli Stones. Tra gli iniziatori sono da considerare anche i Kinks, gruppo inglese che incise la prima canzone hard rock (You Really Got Me) nel 1964. Alcuni gruppi puntavano alle melodie strizzando l'occhio anche alla sperimentazione come i Beatles che tra pezzi lenti e canzoni psichedeliche si ispiravano a gruppi come Beach Boys e The Byrds, altri ricercavano soltanto il rock crudo e veloce ponendo la voce da "bambino arrabbiato" come alternativa all'ormai superato Elvis Presley che nella metà degli anni sessanta era ormai apprezzato soltanto dalla vecchia generazione e da qualche irriducibile fan.
    Il fenomeno Stones e Beatles si estese nel 1966 quando innumerevoli gruppi, ognuno con caratteristiche proprie, portavano alla luce tutti i sentimenti di ribellione che erano nell'aria in quei tempi in America. Nacquero generi come il garage rock (con un suono molto ruvido e considerato il progenitore del punk rock) e il freakbeat, di indubbia influenza Beatles, ma il tutto appariva incredibilmente nuovo.[19]
    A questi si aggiunse Hendrix, uno dei più grandi chitarristi della storia della musica, il quale apportò una dose di psichedelia, mutuata della scena inglese da gruppi come i Beatles, aggiungendo un autentico virtuosismo.
    Il successo del festival di Woodstock, nell'estate del 1969, fu la consacrazione della nuova cultura giovanile: mezzo milione di persone si riunì per tre giorni, ritrovandosi a condividere, grazie a un grandioso concerto, passioni politiche, gioie e problemi nel segno del folk di Joan Baez e Bob Dylan (anche se non partecipò al festival), ma anche e soprattutto della nuova musica rock (fra gli altri The Who, Jimi Hendrix, Ten Years After).[20]


    Frank Zappa in concerto (1975)
    Nell'underground americano nacquero alcuni tra i più grandi esponenti del rock, come Captain Beefheart, Frank Zappa e Tim Buckley. Definibili come "i tre freak", modificarono il rock fino a renderlo una musica universale: Captain Beefheart (un ottimo cantante rock), soprattutto nel suo capolavoro Trout Mask Replica, non teneva conto dell'armonia e delle regole convenzionali che caratterizzavano allora la musica, tanto che alcuni suoi brani erano privi di un ritmo definito, altri chiaramente stonati, e la sua voce veniva utilizzata in maniera grottesca; Frank Zappa miscelò tutti i generi musicali inventati nel XX secolo: jazz, rock, blues, elettronica, il tutto influenzato a volte dal suo amico, nonché rivale, Captain Beefheart. Tim Buckley, uno fra i più apprezzati cantanti rock mai esistiti, con la sua voce dal timbro caratteristico, diede del rock una sua versione cerebrale e malinconica. Captain Beefheart fu il primo musicista che compose alcune opere giudicate come capolavori (Trout Mask Replica, Safe As Milk, Mirror Man) senza essere un intellettuale, tanto che spesso oggi rimane incompreso, così come Tim Buckley. Captain Beefheart, morto nel dicembre del 2010 a 69 anni, rimase per lungo tempo l'unico superstite tra i tre freak, pur avendo abbandonato le scene musicali nella metà degli anni ottanta dedicandosi alla pittura (divenendo uno dei più grandi pittori dell'arte contemporanea). Frank Zappa morì di cancro nel 1993 mentre Tim Buckley morì di overdose negli anni settanta, lasciando al mondo un figlio che non conobbe mai, Jeff Buckley.
    Tra i più importanti "intellettuali" del rock si possono annoverare i Velvet Underground. I quattro componenti del gruppo: Lou Reed, autore dei testi, chitarrista e cantante, John Cale, violista e bassista, Sterling Morrison, chitarrista, e Maureen "Moe" Tucker, geniale donna batterista, cambiarono radicalmente la definizione di rock. Autori di soli 4 album, i Velvet Underground scrissero due pietre miliari del rock, The Velvet Underground & Nico e White Light/White Heat. The Velvet Underground & Nico venne ignorato dalla critica del tempo, essendo al di fuori di tutti i canoni del rock, e il suo merito fu riconosciuto decenni più tardi. Dopo questi due album Lou Reed cacciò dalla band John Cale accusandolo di accanito sperimentalismo (Heroin ne è un esempio, con assolo caotico, rumoroso, paranoico, dissonante di viola elettrica), e Cale venne sostituito con un organista meno "problematico". I Velvet Underground si sciolsero nella prima metà degli anni settanta; si riformarono negli anni novanta in occasione di alcuni concerti dal vivo, ma dopo la morte del chitarrista Sterling Morrison si sciolsero definitivamente.
    Altro gruppo imprescindibile furono i Doors, storico gruppo rock californiano autore di indimenticabili melodie e testi interessanti anche da un punto di vista letterario e poetico, grazie al genio di Jim Morrison, voce del gruppo. Tra i lavori vanno segnalati l'esordio omonimo, il successivo Strange Days, Waiting for the Sun, Morrison Hotel, che contiene la stupenda Roadhouse Blues e l'ultimo lavoro in studio di registrazione della band, che prende il nome L.A. Woman, omaggio poetico e triste di Jim Morrison alla città di Los Angeles.
    La "British invasion" [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce British invasion.


    The Beatles nel 1965
    Il rock and roll americano ebbe un grosso impatto in tutto il mondo, ma probabilmente le influenze maggiori si fecero sentire nel Regno Unito. Innumerevoli giovani inglesi ascoltavano il rhythm and blues e i pionieri del rock, iniziando a formare i loro gruppi. La Gran Bretagna divenne velocemente un nuovo centro del rock and roll, portando al fenomeno detto British Invasion (Invasione britannica in italiano) dal 1958 al 1969.[19]
    Già nei primi anni sessanta, i gruppi inglesi dominavano la scena rock'n'roll mondiale. Iniziarono registrando nuove versioni di canzoni di origine statunitense, poi continuarono con composizioni originali. Primi fra tutte le band inglesi, i Beatles la band più ammirata, celebre e discussa della storia della musica contemporanea, i quali spopolarono anche negli Stati Uniti e nel mondo intero (fenomeno detto della "Beatlemania") e portarono in classifica i generi già inventati dagli altri gruppi (tra cui il rock psichedelico e il folk rock dei Byrds).[21][22]
    Pur non essendo la prima band inglese a sbarcare in America, i Beatles aprirono la strada all'Invasione con la loro prima visita negli Stati Uniti nel 1964 (con la storica apparizione alla trasmissione televisiva Ed Sullivan Show). Mentre la Beatlemania dilagava, si affermarono altri gruppi come i Cream, i Rolling Stones, i Moody Blues, gli Animals, i Byrds e gli Yardbirds.
    Tra gli altri gruppi inglesi di grande successo negli anni sessanta si ricordano i Kinks, gli Small Faces e i Who.[23]
    Garage rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Garage rock.
    Il garage rock è una forma di rock and roll più grezza, nata negli Stati Uniti verso la prima metà degli anni sessanta come evoluzione della musica americana degli anni cinquanta, sotto l'influenza di artisti come i Wailers di Tacoma, che avevano destrutturato ed estremizzato il rhythm & blues.[24][25]
    Un errore molto frequente è quello di identificare la nascita del garage rock americano come conseguenza della British invasion. Già nel 1963, un anno prima che i Beatles approdassero a New York, gruppi come i Kingsmen e i Trashmen avevano pubblicato singoli come Louie Louie e Surfin Bird.[26][27][28]
    Molte delle scene locali finiranno per divenire sinonimo di uno stile ben preciso: la California e il Texas (ognuna con soluzioni stilistiche ben diverse) saranno più psichedeliche,[29] Boston più morbida e raffinata, Seattle più aggressiva e sporca, Detroit poi farà genere a sé grazie a The Stooges e MC5 e al loro essere diversi da qualsiasi cosa in circolazione. Durante i primi anni settanta assistiamo quindi alla nascita del proto-punk, ovvero quel filone di gruppi di ispirazione garage che precedettero l'ondata punk rock dei metà anni settanta, come i già citati Stooges, Patti Smith, MC5 o New York Dolls, che diedero alla luce i primi accenni di punk rock proprio sulle basi del garage.[30][31] Il punk rock infatti sarà considerato un genere direttamente discendente dal garage rock per le sue caratteristiche generalmente più grezze e distorte rispetto al rock and roll più tradizionale.[26]
    Blues rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Blues rock.


    Eric Clapton in concerto a Barcellona nel 1974
    Il Blues Rock (o rock blues) è un genere di musica rock che combina elementi di quest'ultimo con forti influenze del blues. Il blues rock cominciò a svilupparsi come genere originale a sé stante sin dalla metà degli anni sessanta, attraverso le sonorità di band come i Rolling Stones (che a loro volta traevano spunto da vecchi maestri quali Elmore James, Howlin' Wolf, e Muddy Waters).
    Il genere è caratterizzato da improvvisazioni blueseggianti, jam focalizzate sugli assolo di chitarra elettrica, spesso un sound "pesante" che riprende il tradizionale Chicago Blues.
    Il genere originariamente britannico, con artisti del calibro di Mayall e Alexis Korner, forma la base per Free, Savoy Brown e le prime incarnazioni dei Fleetwood Mac, mentre gli americani Johnny Winter, Paul Butterfield e i Canned Heat ne furono i susseguenti pionieri.
    Da questo genere musicale discendono vari movimenti, come l'hard rock degli anni settanta, ovvero l'estremizzazione del blues rock. Molti artisti blues rock saranno spesso categorizzati anche come hard rock.
    West Coast Rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce West Coast.


    Crosby Stills e Nash - agosto 1974
    Il rock californiano, con l'apparizione dei Doors e la cantante texana, ma californiana d'elezione, Janis Joplin che si rivolgevano ambedue al rock blues si sviluppò più che altro nell'area di Los Angeles, dove proseguì un suo cammino particolare con il gruppo dei Santana che approfittò della vicinanza con il Messico per introdurre nel rock una fusione con la musica latina.
    Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta la musica West Coast si concentrò soprattutto nell'area di San Francisco dove subì, invece, l'influenza del folk e il country preesistenti in tutta la regione dell'Ovest fino alle coste del Pacifico. Questa commistione fra i generi dette vita ad un rock chiamato semplicemente West Coast.
    Fra i gruppi west coast più rappresentativi ci furono i Jefferson Airplane, i Grateful Dead, i Byrds, i Buffalo Springfield ed i Quicksilver Messenger Service. Fra i primi quattro gruppi ci fu molta collaborazione: spesso facevano jam session e collaborarono anche in molti album.
    Questi gruppi si erano anche spartiti le influenze musicali; i Jefferson Airplane erano il gruppo più psichedelico e vicino alla cultura hippie californiana. I Grateful Dead si rivolgevano, invece, ad una musica più acida, anche se ambedue i gruppi avevano lo stesso ceppo culturale che andava dalla cultura hippie alla rivolta dell'Università di Berkeley. I Quicksilver Messenger Service, con due chitarre soliste che si avvicendavano continuamente, una via di mezzo fra i due gruppi sopraelencati. I Buffalo Springfield e i Byrds si erano invece rivolti alla fusione tra country e rock.
    L'inizio degli anni sessanta vede la nascita, in California, del supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young. (David Crosby aveva già militato nei Byrds, Stephen Stills, invece proveniva dai Buffalo Springfield come Neil Young mentre l'inglese Graham Nash era un ex componente degli Hollies). Inizialmente formato da Crosby, Stills & Nash, durante il Festival di Woodstock il trio diventa un quartetto con la presentazione sul palco del Festival del nuovo membro della formazione Neil Young.
    Crosby era l'anima musicale, il suo disco da solista If I Could Only Remember My Name rivela le sue grandi capacità tecniche, ed è un esempio di partecipazione allargata: sono ospiti Graham Nash, i Jefferson Airplane, Joni Mitchell (anche lei canadese approdata in California come Young) e molti altri protagonisti della west coast. Stephen Stills rappresentava, insieme a Neil Young, il rock più duro, arrabbiato e spesso politicizzato (ne sono un esempio brani come Ohio di Young sugli studenti morti negli scontri all'università dello stato dell'Ohio, o anche Chicago di Nash sugli scontri tra i pacifisti e la polizia durante il Congresso del Partito Democratico), che fanno parte di una lista molto più lunga di altri pezzi di denuncia sociale come Southern Man o Alabama, sempre di Neil Young. Graham Nash, al contrario, da buon inglese, era il poeta sognante del disimpegno, le sue canzoni leziose furono molto apprezzate da Crosby insieme al quale inciderà un disco intitolato semplicemente Crosby & Nash. Neil Young, considerato il menestrello delle pianure canadesi, con la sua grande personalità sarà l'unico del gruppo a continuare in una discreta carriera da solista, con nuovi album come Harvest, dopo lo scioglimento di Crosby, Stills, Nash & Young.
    Un buon esempio delle diverse anime del gruppo è l'album doppio Four Way Street, un live diviso in due parti distinte una elettrica l'altra acustica.


    I Jefferson Airplane nel 1967
    Il gruppo californiano più longevo che ha attraversato tutti gli anni settanta quasi integro è stato quello dei Jefferson Airplane. I Jefferson Airplane erano un gruppo aperto ai più svariati contributi, nei loro dischi ci sono ospiti come Crosby, Stills o Jerry Garcia, il chitarrista dei Grateful Dead. Fecero proprie versioni di brani come Wooden Ships e Triad di Crosby. La formazione base rimase pressoché invariata, Grace Slick la cui voce calda rimase sempre una delle caratteristiche dei Jefferson Airplane (anche quando si trasformarono in Jefferson Starship), il chitarrista-cantante Paul Kantner nonché marito di Grace Slick, che compose la maggior parte dei brani suonati dal gruppo, Jorma Kaukonen alla chitarra solista e Jack Casady al basso.
    I componenti del gruppo avevano la libertà di intraprendere anche strade proprie, infatti il chitarrista Jorma Kaukonen svela nell'album solista Quah tutte le sue doti di virtuoso della chitarra. In seguito lo stesso Kaukonen, insieme al bassista Jack Casady, formarono un gruppo parallelo ai Jefferson, gli Hot Tuna, che cercava di portare avanti la fusione tra west coast e country blues.
    Col trascorrere degli anni settanta la musica trasognata, ma legata profondamente al rock, come quella di Jefferson Airplane e Grateful Dead e Quicksilver Messenger Service, lasciò spazio a nuovi gruppi più legati al country; le atmosfere si rilassarono, e l'impegno politico e sociale scomparve.
    Rock psichedelico [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Rock psichedelico.


    Jimi Hendrix dal vivo al Gröna Lund di Stoccolma, Svezia, il 24 maggio 1967.
    Con la nascita della psichedelia una grossa fetta del rock attinse alle nuove ricerche dello scrittore e psicologo Timothy Leary sugli effetti artistici dell'assunzione di nuove droghe naturali come il peyote o sintetizzate in laboratorio come l'LSD.[32]
    Il movimento nacque negli Stati Uniti con gruppi come Byrds, Grateful Dead, Jefferson Airplane ma il successo commerciale del genere venne sigillato dai Beatles nel 1967 con il disco Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e taluni nelle iniziali della canzone Lucy in the Sky with Diamonds hanno creduto di leggere la sigla LSD.[33][34]
    Nella West Coast californiana un certo giro di gruppi legati al movimento hippie si avvicinarono e spesso si fusero con il country e nacque il country rock che prese una strada diversa dal resto del rock.[35][36]
    L'inasprimento della guerra del Vietnam portò gruppi e cantanti americani a un atteggiamento più politicizzato rispetto agli inglesi, forse anche per i rapporti con i rappresentanti della Beat generation stanziatisi ormai da anni a San Francisco.
    Primi anni settanta [modifica]
    Southern rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Southern rock.
    Il Sud degli Stati Uniti è la culla di tutta la musica nazionale, poiché proprio qui sono nati tutti i generi più significativi della cultura musicale nazionale (blues, jazz, soul, rock and roll, country).


    Thomasson e Jones degli Outlaws
    Negli anni settanta una serie di giovani bands (38 Special ed altre) nate, appunto, nel Sud si rifece a tale tradizione, creando una forma ibrida che assommava tutte le influenze musicali della regione ma che, al contempo, era qualcosa di nuovo. Infatti, questi nuovi sudisti erano cresciuti con l'amore per il British blues e per la destabilizzante novità portata da artisti come Cream e Rolling Stones ai classici del blues, e certamente tale influenza si fece sentire, in particolare nel gusto con cui le Southern bands inscenavano lunghe improvvisazioni con l'ausilio di più strumenti rispetto all'ordinaria formazione rock (si pensi alle tre chitarre di Lynyrd Skynyrd, Molly Hatchet e Outlaws e alle due batterie di Allman Brothers Band e Charlie Daniels Band).
    Sebbene l'insieme degli idiomi musicali sudisti fungesse da trait d'union tra le proposte dei vari complessi, essi trovarono nondimeno il modo di differenziare la propria musica: la Allman Brothers Band creò un blues jammato e ritmico con ascendenze psichedeliche, i Lynyrd Skynyrd scelsero un suono "Stonesiano" reso più duro dalle tre chitarre, la Marshall Tucker Band offrì un elegante western swing misto a country, Charlie Daniels una miscela di rock e country, i Wet Willie un rhythm & blues di stampo Stax, i Molly Hatchet virarono decisamente verso territori hard rock.
    Il gruppo più importante del genere fu sicuramente la Allman Brothers Band, la prima che riuscì a coniugare hippismo e amore per la tradizione della propria terra, ma anche i Lynyrd Skynyrd divennero eroi nazionali, al punto che il momento più significativo del genere si concluse con la caduta dell'aereo della band, nel 1977, in cui morirono il cantante Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines e altri membri del gruppo.
    Negli anni ottanta il genere fu contaminato dall'hard rock, ma sopravvisse con Molly Hatchet e Blackfoot, mentre una vera e propria ribalta ebbe negli anni novanta grazie a nuove band sudiste come Georgia Satellites e Black Crowes e a cantautori come Steve Earle e Tom Faulkner.
    Va detto che in passato (ma è stereotipo che permane tuttora) il genere è stato bollato come ultima retroguardia del reazionarismo politico tipico degli Stati del Sud (si citano a sostegno di tale tesi il ricorrente e trasversale uso della bandiera stars and bars della Confederazione; i modi da good ol'boys, campagnoli retrogradi e conservatori, dei protagonisti; i testi di alcuni pezzi famosi, come Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd, risposta al Neil Young progressista di Southern Man- e The South's Gonna Do It Again di Charlie Daniels). Tale visione, se pure parzialmente corrispondente alla realtà, non può essere assolutamente generalizzata (si pensi, ad esempio, allo stile di vita comunitario e da hippie dei membri della Allman Brothers Band, a The Ballad Of Curtis Loew dei Lynyrd Skynyrd, a Long-Haired Country Boy e Uneasy Rider di Charlie Daniels).
    In realtà l'esperienza del Southern Rock, che appare naif ad uno sguardo d'insieme, esprime probabilmente al meglio possibile le contraddizioni che il Sud stava vivendo a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, stretto tra segregazionismo e istanze di rinnovamento sociale che investivano tutto il Paese, tra vecchio e nuovo, tra rednecks e hippies.
    Rock progressivo [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Rock progressivo.
    Nel frattempo a Londra si affacciarono personaggi come Arthur Brown e i suoi Crazy World, Pink Floyd e Soft Machine che cominciarono ad introdurre nella musica rock nuove atmosfere e musicisti pronti a spaziare in melodie musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo che basava la sua musica sullo schema voce-chitarra-basso elettrico e batteria.
    Il rock progressivo rappresenta la progressione del rock dalle sue radici blues, di matrice americana, ad un livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica, anche mediante l'utilizzo di elementi provenienti da altre tradizioni musicali.[37] Ha come obiettivo dare alla musica una finalità estetica, renderla un'opera d'arte. È per questo che si tratta di un genere colto, che richiama continuamente la musica classica, pur essendo suonato con gli strumenti tipici del rock. Con il termine art rock si definisce la tendenza, sviluppata dal prog e da altre correnti, a trasformare il rock da musica di divertimento e svago in musica da ascoltare, conferendone un valore artistico.[38]
    L'introduzione delle tastiere ebbe un ruolo fondamentale in questo cambiamento di rotta, anche se il rock duro rimase alla base di molti grandi gruppi, un esempio per tutti i Led Zeppelin. In quegli anni la musica, almeno in Gran Bretagna, prese una strada che sconvolse il modo di fare rock.


    Elton John al pianoforte nel corso di un'esibizione live
    Elton John costituisce un esempio fuori da ogni schema: infatti la rockstar, specialmente nella prima parte della sua carriera, porta a livelli di perfezione il barocco folk-rock sinfonico sviluppato in album del calibro di Elton John (1970) e Madman Across The Water (1971), richiami alle complesse melodie barocche di matrice indubbiamente classica; egli lavora in coppia con il paroliere Bernie Taupin ed è affiancato da personaggi come il produttore Gus Dudgeon e l'arrangiatore Paul Buckmaster. Un altro album lodatissimo dalla critica[39] risulta essere Tumbleweed Connection (1970), epopea in chiave western dai sontuosi arrangiamenti orchestrali.
    I Pink Floyd, nati come gruppo psychedelic rock negli anni sessanta, si evolveranno fino a diventare la formazione prog di maggior successo commerciale con 210 milioni di dischi venduti. La loro musica, a differenza delle altre band progressive, si basa su strutture e melodie relativamente semplici (basti confrontare The Dark Side of the Moon del 1973 con il contemporaneo Selling England by the Pound dei Genesis, o gli assolo alle tastiere di Richard Wright con quelli di Keith Emerson) ma con una maggiore attenzione alla sperimentazione d'avanguardia (con strumenti come il VCS3) e con liriche incentrate sulla psicologia e sulla denuncia sociale. Durante i loro concerti si assiste a light show sempre più complessi che raggiungeranno il massimo della raffinatezza durante il tour del 1994.
    Il tastierista Keith Emerson, del gruppo dei Nice, esibì un modo nuovo di usare gli strumenti classici come il pianoforte mischiando sonorità rock con quelle del ragtime, il jazz e anche la musica classica (famosa in questo senso la versione del Blue rondò a la turk di Dave Brubeck). Il tastierista degli Yes, Rick Wakeman, introdusse invece certi barocchismi che il rock non aveva ancora mai sperimentato.
    Tutti gli anni settanta furono un periodo di contaminazione musicale in cui i generi più disparati si fusero con il rock come avevano anticipato i Beatles: il country, la classica, il jazz, il blues, il folk ecc. Alla base di questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia che nel frattempo aveva introdotto nella musica strumenti come il sintetizzatore, il moog, il mellotron e altri che ebbero una grossa influenza sui tastieristi e aprirono la stagione del progressive.
    La maggior parte dei musicisti, inoltre, provenivano ormai dai conservatori, le melodie e le strutture delle canzoni si stavano raffinando pescando fra la cultura musicale inserimenti molto più arditi di strumenti quali: il flauto, i diversi tipi di sassofono (sax tenore, sax soprano, sax contralto), il contrabbasso, il clarinetto e molti altri fiati, tastiere e percussioni. Fra i gruppi che si distinsero nel progressive vanno citati, oltre ai Pink Floyd, Yes, Emerson Lake & Palmer, Jethro Tull e Soft Machine, i King Crimson, i Gentle Giant, i Traffic ed i Van der Graaf Generator tra gli inglesi, ma anche gli italiani Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, New Trolls e molti altri.
    Anche la parte vocale, prendendo spunto dai particolari coretti stile Beatles e utilizzando a volte in maniera molto originale l'intreccio armonico o voci nere (come quella di Mick Jagger o di Eric Burdon degli Animals), divenne nei nuovi gruppi inglesi una componente primaria della struttura dei vari brani musicali.
    Nacquero grandi vocalist come Peter Hammill dei Van der Graaf, Jon Anderson degli Yes, Steve Winwood dei Traffic e Greg Lake prima cantante-bassista dei King Crimson poi passato nel supergruppo degli Emerson, Lake & Palmer.


    Jon Anderson in concerto
    Un discorso a parte meritano i Genesis e i Jethro Tull sia per la particolarità della loro musica e sia per l'importanza che hanno avuto nella crescita del rock inglese e non solo.
    Con i Genesis, per la prima volta, si assiste all'entrata in scena di scenografie complesse e visionarie, con tanto di cambi di complicati costumi. Con l'inserimento di una voce come quella di Peter Gabriel e delle tastiere di Tony Banks la musica di questo gruppo diventa un grosso punto di riferimento del progressive inglese (anche se in Inghilterra furono "capiti" e apprezzati soltanto in un secondo tempo rispetto al resto d'Europa). I primi quattro album rispecchiano totalmente lo spirito fiabesco e visionario di questo gruppo. Nel 1974 con The Lamb Lies Down on Broadway i Genesis puntano al capolavoro, ma dopo l'uscita di questo doppio disco che non ebbe il successo sperato, il gruppo comincia a sgretolarsi. Con l'uscita di Peter Gabriel, il gruppo subisce una pesante perdita, riparata però dal nuovo cantante Phil Collins, già batterista del gruppo sin dal terzo album.
    I Jethro Tull seguivano il carisma particolare del flautista-cantante Ian Anderson che, utilizzando testi di un certo spessore poetico e culturale, con riferimenti complessi ma al tempo stesso geniali e accattivanti, inserì a tutti gli effetti il flauto nella musica rock, suonato alla maniera jazz come ad esempio nel brano Locomotive Breath o alla maniera classica come in Bourèe, una variazione/invenzione sul movimento di una suite di Johann Sebastian Bach.
    Dal filone americano del prog rock emerge il caso del chitarrista-cantante-compositore Frank Zappa e del suo gruppo The Mothers of Invention, che sfugge alle regole stilistiche del rock. Fin dalla sua prima apparizione nel 1966, sulla scena rock con l'album Freak Out! era apparso chiaro che l'inventiva di Zappa e la sua sperimentazione musicale andavano oltre ciò che fino a quel momento si era visto e sentito. La sua ricerca musicale andava oltre i limiti della sperimentazione sia per struttura musicale che vocale. Lavori come Hot Rats o il film Baby Snakes danno l'idea dell'arte di Zappa, che spazia in vari generi e campi dando alla luce lavori originali e all'avanguardia. Zappa non rimase un fenomeno di nicchia, come si potrebbe pensare, ma ebbe una numerosa schiera di fans sia in America che in Europa. Zappa incantava il pubblico con le sue storie, alle volte naïf, più spesso satiriche e nichiliste.
    Un altro musicista americano fuori dagli schemi fu Tim Buckley, anche se sono due gli album realmente definibili come "sperimentali" nella, sempre degna di nota, discografia di Buckley: Starsailor e Lorca. Nel 1975 Tim Buckley andò ad aggiungersi alla ormai lunga lista dei morti per overdose.
    Di chiara derivazione progressive con qualche contaminazione pop, è il gruppo dei Supertramp, nato negli anni settanta, il cui successo prosegue anche negli anni ottanta, durante i quali i Supertramp produssero diversi album di successo mondiale, come Breakfast in America, basati su un particolare utilizzo delle tastiere, che divenne l'elemento caratterizzante della loro sonorità.
    La componente strumentale del genere ha portato alla nascita di album come Tubular Bells di Mike Oldfield (1973), il primo successo, che scalò immediatamente le classifiche europee e americane, della Virgin Records, una casa discografica che opponeva alle grandi major una produzione di musica rock sperimentale altrimenti sconosciuta. L'album di Mike Oldfield era strutturato come un unico brano musicale ma, dato che si trattava di un insieme di nastri preregistrati dove ogni strumento era suonato dall'autore, una volta assemblati insieme i nastri, Tubular Bells divenne una specie di sinfonia rock. Inoltre fu usato anche per la colonna sonora di uno dei film del terrore più famosi del periodo: L'esorcista.
    Il rock strumentale è stato particolarmente significativo in Germania, dove si diffuse il cosiddetto "krautrock". Questo genere comprende gruppi spesso diversissimi tra loro, come i Faust, i Tangerine Dream, i Can, i Neu!, i Kraftwerk, i Amon Düül I e II, e i Cosmic Jokers. La lezione del krautrock si può sentire nei solchi di gruppi provenienti dai generi più diversi, dal David Bowie del periodo berlinese alla new wave tutta, dallo shoegaze al post-rock, dalla techno alla new age.
    La Scena di Canterbury [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Scena di Canterbury.


    Gong in concerto 1974
    Un posto particolare nella storia del progressive occupano i rappresentanti della cosiddetta Scena di Canterbury. Riuniti attorno alla carismatica figura del batterista-cantante dei Soft Machine, Robert Wyatt, i gruppi canterburiani, nacquero dall'abbandono, nel 1971 del batterista dal gruppo originario, ormai sempre più orientato verso il free jazz.
    I Soft Machine, che provenivano dal gruppo dei Wilde Flowers, avevano già patito la defezione del chitarrista Daevid Allen e il cantante Kevin Ayers, che seguirono due strade differenti, il primo formando il gruppo anglo-francese dei Gong, il secondo con una carriera solistica non molto brillante, ma ambedue rivolti ad una forma musicale di stampo dadaista. Questo si rileva in particolare nei Gong che divennero, in poco tempo, fra i più importanti gruppi di riferimento di certa musica di rottura con gli schemi melodici del progressive, vicini alla musica dello stregone Frank Zappa. I Gong si imposero soprattutto con la cosiddetta trilogia di Radio Gnome Invisible formata da Flying Teapot e Angel's Egg (Radio Gnome Invisible, Pt. 2) del 1973 e You del 1974, un piccolo gioiello di musica dadaista e underground.
    Il gruppo fondato da Wyatt dopo l'abbandono dei Soft Machine, fu quello dei Matching Mole, votati allo sperimentalismo musicale estremo incisero, nel 1972, soltanto due album (Matching Mole e Little Red Record). Ma dopo un incidente che, nel 1973, bloccò Robert Wyatt su una sedia a rotelle e che chiuse definitivamente la sua carriera di batterista, si sciolsero. Ma dal loro scioglimento nacquero gruppi importanti come gli Henry Cow e gli Hatfield and the North. Lo stesso Wyatt, in seguito, si distinse con album solisti di grande spessore poetico e forte impegno sociale, il più importante dei quali fu Rock Bottom del 1974.
    Fra gli altri gruppi che provenivano da questa Scuola vanno citati i Caravan (anche loro come i Soft Machine discendenti dai Wilde Flowers) i Khan, gli Egg (che provenivano dai disciolti Uriel), i National Health, i Gilgamesh e in parte anche i Camel per la presenza dei fratelli Sinclair.
    Jazz rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce fusion.
    Il Jazz rock, chiamato anche Jazz rock fusion o semplicemente fusion, è emerso alla fine degli anni sessanta e primi settanta che combina elementi di jazz, rock e funk[40]. Questo stile coniuga, cioè "fonde", da cui la denominazione fusion, stilemi tipici del jazz ad una strumentazione tipicamente rock dove gli strumenti elettrici, le tastiere e la strumentazione elettronica in generale hanno un ruolo predominante nel determinare il suono. La contaminazione avviene anche a livello stilistico, sia nell'accompagnamento, dove linee tipicamente funk tendono a sostituirsi ai più tradizionali accompagnamenti jazz, sia, più in generale, nella struttura del pezzo.
    Molti critici ritengono che le prime incisioni fusion siano Hot Rats di Frank Zappa (1969) e i due dischi In a Silent Way (1969) ed il doppio album Bitches Brew (1970) di Miles Davis. Tra i protagonisti che seguirono, uno dei gruppi più rappresentativi di questo genere sono i Weather Report di Wayne Shorter e del tasterista austriaco Joe Zawinul, band fondata in Australia nel 1969.
    Glam rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Glam rock.


    I Queen nel 1984
    Un discorso a parte merita il cosiddetto glam rock le cui figure più famose sono i T-Rex, i Kiss, i Queen, David Bowie (nel periodo Ziggy Stardust) e il gruppo dei Roxy Music. Essi sviluppano nuove contaminazioni con la letteratura dei poeti maledetti e con la musica classica contemporanea, in particolare Karlheinz Stockhausen, che avrà un ascendente molto forte sul tastierista dei Roxy Music, Brian Eno, uno dei musicisti (anzi non-musicista come ama definirsi) più preparati e geniali dell'intera storia del rock.[41][42][43]
    I pionieri del Glam rock sono certamente i T-Rex di Marc Bolan; grazie al loro successo nacquero altri gruppi della stessa corrente tra cui i New York Dolls e Alice Cooper; anche David Bowie (amico di Bolan), dopo l'esplosione del glam, si convertì al genere.
    David Bowie proviene dalla scuola teatrale di mimo di Lindsay Kemp ed inserisce i suoi costumi impensabili e le scenografie psichedeliche nella struttura della sua musica. Gli album che si possono definire glam-rock di Bowie sono: Hunky Dory, Ziggy Stardust and the Spider of Mars, Alladin Sane e Pin Ups.
    Bowie divenne una superstar internazionale e promosse l'adozione di uno stile glam fra artisti come Lou Reed, Iggy Pop, New York Dolls e Jobriath, il cui genere è conosciuto anche come "glitter rock", con testi dal contenuto più cupo rispetto alle loro controparti britanniche.
    Dopo l'esperienza dei Velvet, Il cantante-compositore Lou Reed si avvicinò al glam rock con l'aiuto dell'amico David Bowie che in parte lo ispirò per i suoi primi album "inglesi": Lou Reed (1972), Transformer (1972, prodotto proprio da Bowie) e il crepuscolare Berlin (1973). Nel 1974 con il disco dal vivo Rock N Roll Animal, Lou Reed riuscì nell'intento di sposare il glam con il rock dei Velvet Underground. Continuò nella stessa strada con l'album, Sally Can't Dance, sempre del 1974; l'anno dopo Lou Reed incise uno dei dischi più controversi del rock americano degli anni settanta: Metal Machine Music. Questo disco triplo per taluni è stato giudicato come un grande bluff, altri invece hanno gridato al capolavoro. Sicuramente fu un'opera singolare nella quale il cantante abbandonò completamente il glam per tornare al rock metropolitano scardinandone però, in maniera estrema melodie e struttura, ma affiancandosi allo sperimentalismo alla ribalta della East coast di artisti come Philip Glass e Steve Reich.


    Roxy Music in concerto a Toronto nel 1974
    Un altro "protetto" di David Bowie, oltre Lou Reed, fu il cantante degli The Stooges: Iggy Pop. L'Iguana, come era stato soprannominato Iggy Pop, si differenziava da Lou Reed per una continuità di stile musicale ancora legato alla musica dura metropolitana e poco glam, anche se David Bowie lo trattò sempre come uno degli eredi della sua musica. Trovatosi al centro della rivoluzione punk, in America rappresentata, più che altro, dal gruppo dei Ramones e, in seguito raffinata da altri gruppi come ad esempio i Television di Tom Verlaine, Iggy Pop cavalcò l'onda della nuova musica e, in un certo senso, riuscì ad uscirne indenne, così come non ne fu travolta Patti Smith che si adeguò alle nuove sonorità, aggiungendole alla propria, soprattutto nei primi due album, Horses e Radio Ethiopia e nel singolo Piss Factory che è di chiara impronta punk.
    Occorre inoltre nuovamente citare Elton John, che nella seconda parte della sua carriera matura una fase decisamente glam rock: egli perfeziona il proprio look nei concerti, creato sulla base di travestimenti kitsch e ambiguità sessuale, con gli occhiali da vista dei modelli più incredibili che diventano un suo marchio di fabbrica. Album come Goodbye Yellow Brick Road (1973) e Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy (1975) sono spesso e volentieri annoverati fra i migliori album di tutti i tempi[44][45].
    Si ricordano come esponenti del glam rock anche i Queen del periodo che va dal loro esordio all'album The Game (escluso quest'ultimo); in particolare il loro cantante Freddie Mercury incarnava praticamente tutti i principi del dandysmo indossando nella prima parte della sua gloriosa carriera diverse tutine colorate e attillate scollate fino all'ombelico. Ma altri gruppi altrettanto importanti che caratterizzarono la scena furono Slade, Mud, Gary Glitter, Sweet, Mott the Hoople, Alice Cooper o New York Dolls e Marilyn Manson sopratutto nell'album Mechanical Animals.
    Soft rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Soft rock.
    Il soft rock si sviluppò nei primi anni settanta, in parte come reazione alle dure sonorità di alcuni stili di rock in voga nei tardi anni sessanta (hard rock, garage rock). Era un genere spiccatamente commerciale e inoffensivo, ispirato al sound dei cantautori, al West Coast Rock e in genere al pop rock, ed in molti artisti ulteriormente addolcito in tutte le sue sfumature.[46]
    Esponenti del genere come i Bread, the Carpenters, i Chicago si basavano su brani semplici e melodici e produzioni di qualità. Durante gli anni settanta, il soft rock dominò la scena musicale e alla fine si evolse nel suono sintetizzato della corrente adult contemporary negli anni ottanta.[46]
    Tra i più importanti artisti di questo genere vi sono inoltre Jackson Browne, Fleetwood Mac, Billy Joel, Elton John, Carole King, Paul McCartney, Rod Stewart, Gilbert O'Sullivan e James Taylor.[47][48]
    Tra i gruppi, antesignani di quello che sarà chiamato Adult Oriented Rock, sono da segnalare i Journey (formatisi nel 1973), i REO Speedwagon, i Toto e i Cheap Trick (costituiti entrambi nel 1976) mentre tra gli eredi del West Coast rock di fine anni sessanta si possono citare gli America soft rock con forti influenze country o gli Eagles più vicini alla tradizione country rock.
    Hard rock ed heavy metal [modifica]
    Per approfondire, vedi le voci Hard rock e Heavy metal.


    I Rolling Stones nel 2005
    Gli anni settanta del rock sono caratterizzati dall'inserimento di nuovi strumenti musicali che arricchiscono questo genere di nuove sonorità.
    Intanto ci fu una grande proliferazione delle sezioni ritmiche, l'esempio più classico di questa evoluzione è il gruppo californiano dei Santana, fondato dal chitarrista messicano Carlos Santana, in particolare per l'introduzione di ritmi latinoamericani e la sezione delle percussioni di José Chepito Areas.[49]
    Anche in Inghilterra la sezione ritmica diventò basilare per alcuni nuovi gruppi e anche molti che provenivano dagli anni sessanta come Cream e soprattutto Colosseum, King Crimson e Vanilla Fudge.


    Led Zeppelin in concerto al Chicago Stadium nel gennaio 1975.
    L'evoluzione di questa parte del rock si trasfuse nei gruppi del cosiddetto hard rock primi fra tutti Led Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple, e successivamente Iron Maiden, Aerosmith, AC/DC, Queen, Motörhead, Blue Oyster Cult, Rainbow, Guns N' Roses, Sweet, Thin Lizzy, Status Quo, Styx, Meat Loaf, Scorpions, T-Rex, New York Dolls, Slade, Uriah Heep, MSG, UFO, Kiss, Whitesnake, Rush, Hanoi Rocks, Sammy Hagar e altri.[49][50][51]
    La locuzione "heavy", riferita al rock, nacque a seguito di una canzone dei Queen, Stone Cold Crazy, contenuta nell'album Sheer Heart Attack. Questa canzone fece da spartiacque all'interno dell'Heavy: vennero considerati "heavy rock" tutti quei gruppi precursori del genere, primi tra tutti i primi veri duri rockettari Rolling Stones. Si parlerà poi di heavy metal a partire dai primi anni settanta, in riferimento a volte a gruppi già etichettati come hard rock come ad esempio nel caso di Deep Purple e Led Zeppelin, ma soprattutto a gruppi più recenti e caratterizzati solitamente da sonorità più estreme e meno complesse rispetto all'hard rock originale, Black Sabbath, Blue Oyster Cult, Aerosmith, Van Halen. Citiamo anche Judas Priest e Kiss, che aggiungono un tocco pittoresco o Sado-maso al genere, e ancora Scorpions, Helloween, Motörhead, Dio solo per citare alcuni tra i più famosi. Un altro importante esponente del genere, anche se si differenzia dalle suddette band per lo stile prettamente centrato sul virtuosismo chitarristico e su uno stile fortemente influenzato dalla musica classica è lo svedese Yngwie Malmsteen, a cui è attribuita normalmente la creazione del metal neoclassico.


    I Motörhead
    Non è facile tracciare dei confini netti per stabilire in quale momento storico l'hard rock abbia generato l'heavy metal; alcuni utilizzano anche l'espressione hard & heavy per riferirsi a un genere musicale intermedio, di transizione fra i due. Per molte fonti, un gruppo che si può considerare "fondatore" dell'heavy metal sono i Judas Priest, alla metà degli anni settanta. L'espressione "heavy metal" entrò nell'uso comune quindi negli anni settanta, alcuni anni prima della cosiddetta New Wave of British Heavy Metal a cui appartengono per esempio Iron Maiden e Saxon.
    Christian rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Christian rock.


    Stryper
    L'iniziatore del rock cristiano fu Larry Norman, un musicista cristiano molto popolare negli anni settanta che sfidò la visione che avevano alcuni cristiani conservativi che la musica rock fosse anti-cristiana, con il brano Why Should The Devil Have All The Good Music.[52][53] Il genere divenne particolarmente popolare negli Stati Uniti. Diversi artisti christian rock sono inoltre strettamente legati alla musica indipendente. Sin dagli anni ottanta hanno raggiunto un discreto successo cantanti come Amy Grant e, in Gran Bretagna, Cliff Richard. Dagli anni novanta molte band hanno cercato di evitare di essere etichettate come christian rock, preferendo essere viste come gruppi rock i cui membri erano anche cristiani, come i P.O.D. e i Collective Soul.[54][55]
    Le morti eccellenti [modifica]
    La prima morte eccellente nella storia della musica rock è sicuramente quella di Brian Jones, fondatore e geniale polistrumentista dei Rolling Stones. Morì probabilmente assassinato nella piscina della sua villa intorno alla mezzanotte del 3 luglio 1969, dopo una tumultuosa vita di eccessi in stile Sesso, Droga & Rock and Roll.
    Gli anni settanta si aprirono con una serie di morti eccellenti che, loro malgrado, costituirono un discrimine fra il rock degli anni sessanta e quello degli anni settanta (Jimi Hendrix morto a Londra nel settembre del 1970; Janis Joplin morta a Los Angeles nell'ottobre del 1970; Jim Morrison dei Doors morto a Parigi il 3 luglio dell'anno successivo). Nel 1980 gli AC/DC piangono la morte, in circostanze "ambigue", del loro cantante Bon Scott.
    Queste morti furono dovute all'abuso di sostanze come l'alcool, i barbiturici e le droghe pesanti (eroina e cocaina).
    Seconda metà degli anni settanta [modifica]
    Punk rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Punk rock.


    I Clash in concerto nel 1980
    Stanchi del rock "intellettuale", come poteva essere definito il rock progressive, una nuova corrente sconvolse il discorso musicale dalla seconda metà degli anni settanta: il punk.[56]
    Secondo molti critici il pensiero punk nacque negli anni sessanta grazie ai Velvet Underground. Nelle loro canzoni si parlava già di droga, sesso, vita di strada, degradazione e le loro intenzioni e idee musicali non avevano nulla a che vedere con quelle dei loro contemporanei. Per questo vengono etichettati come proto-punk. I Velvet influenzarono altri gruppi precursori del punk, tra i più famosi si possono citare gli MC5 e Stooges, che avevano il sound rozzo e sporco caratteristico del punk. Quindi si può facilmente affermare che il punk nacque molti anni prima dell'avvento di gruppi come Ramones e Clash, ma è nel 1977 che nasce il movimento e la moda punk.
    I primi gruppi oggi riconosciuti con tale etichetta nacquero a New York, tuttavia essi non si identificavano in un genere ben preciso, rivendicando comunque l'appartenenza alla cosiddetta Blank Generation. Fu in questo periodo che i media americani iniziarono ad utilizzare termini come punk, apertamente rifiutato da artisti e fan soprattutto per la sua accezione dispregiativa, e New wave. Solo in seguito questi due termini assunsero una vita propria e distinsero due epoche differenti. Teorico del punk fu il poeta, scrittore, attore, giornalista e musicista Richard Hell. I Ramones, i Sex Pistols ed i The Clash furono i primi gruppi "punk" per definizione a livello di moda globale (pur questo non limitando il valore della loro musica). I Sex Pistols in particolare furono in gran parte plasmati dalla mente del manager Malcom McLaren (affascinato dagli articoli e dal modo di vestirsi di Richard Hell nei suoi soggiorni newyorkesi) e dalla oggi nota stilista Vivienne Westwood, ma indubbiamente trainati dalla grande personalità del cantante Johnny Rotten (in seguito fondatore dei PIL). Per questo motivo i Sex Pistols sono stati ironicamente definiti "la grande truffa del rock & roll". La situazione di malcontento e di tumulto durante la crisi del governo thatcheriano in Gran Bretagna fecero sì che il movimento assumesse una forma più massificata rispetto agli Stati Uniti. L'avvento del punk decretò definitivamente la fine del rock progressive e la fine di quel decennio di sperimentazione e contaminazione: abbandonati i violini, i flauti, i fiati, i sitar, le tastiere, gli organi elettrici, si ritornò alla formazione "originaria" del rock&roll: chitarra, basso e batteria. Dal punto di vista strutturale e armonico delle composizioni, i brani tornarono ad essere di due, tre, massimo quattro minuti, così da poter essere trasmessi per radio, armonicamente più "orecchiabili" e "lineari", e composti dall'alternarsi di strofe e ritornello. L'ondata di ribellismo dei primi anni punk è testimoniata dagli album Ramones dei Ramones, Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols dei Sex Pistols e il primo disco dei Clash.[57]
    I Jam, gli Stranglers, Eddie & the Hot Rods, The Damned furono alcuni fra i gruppi punk più radicali.
    Il punk inglese cavalcò il diffuso malcontento delle nuove generazioni e un certo anarchismo selvaggio che si ritrova nei pezzi punk come in Anarchy in the U.K. e la versione corretta dai Sex Pistols dell'inno nazionale britannico, God Save the Queen, mentre nel primo album dei Clash si trovano titoli come White Riot, Police and Thieves e London's Burning.
    I Sex Pistols crearono molte controversie durante la loro breve carriera, attirando l'attenzione su di loro e mettendo spesso in secondo piano la musica. I loro show e i loro tour erano ripetutamente ostacolati dalle autorità, e le loro apparizioni pubbliche spesso finivano disastrosamente.[58]
    I Clash erano famosi per la loro varietà musicale (nel loro repertorio trovano posto reggae, dub, rap, rockabilly e altri generi), per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei loro colleghi appartenenti al movimento punk e per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense. I Clash con il loro album London Calling marcarono per sempre la storia del rock.
    Sempre alla fine degli anni settanta, sulla scia del punk inglese dei Sex Pistols e dei Clash, si formarono i Police, che diedero vita ad un nuovo sound soprannominato reggae n' roll, ad evidenziare la particolare inclinazione verso il lato reggae del punk, tra i loro hit, Roxanne, Message in a Bottle (contenuta in Reggatta de Blanc, considerato uno dei migliori dischi della storia del rock), Every Breath You Take.
    Forse per la prima volta in Gran Bretagna musica rock e politica si incontrarono, ma si persero velocemente di vista: erano iniziati gli anni ottanta e la filiazione di questo genere di rock approdò alla New wave.
    New wave [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce New wave.


    Deborah Harry dei Blondie, in concerto a Toronto nel 1977.
    La new wave e la sua sottocultura sboccia assieme ai primi gruppi punk rock, a tal punto che, inizialmente, punk e new wave sono considerati quasi sinonimi.[60] Successivamente, però, i termini cominciano ad assumere significati diversi: gruppi come Television, Talking Heads, Blondie, Devo e The Police, che stavano ampliando il loro ventaglio strumentistico, incorporando ritmi orientati alla dance, e lavorando con una produzione più ripulita, vennero chiamati "New Wave" piuttosto che "punk".[61] Combinando elementi della musica e moda punk con uno stile più orientato al pop, artisti New Wave come i The Cars ed Elvis Costello diventano molto popolari in entrambi i lati dell'Atlantico.[62][63]
    Il new wave diventa un termine generico per tutta la musica mainstream ispirata al punk, racchiudendo stili disparati come il 2 tone ska, il mod revival basato sui The Jam e il fenomeno New Romantic incarnato dai Duran Duran.[64]


    David Gahan, leader dei Depeche Mode
    Un sottogenere che spicca è inoltre il synth pop, con forti influenze dei Kraftwerk e del compositore francese Jean Michel Jarre. Il synth pop trova seguaci anche in Italia, come nel caso dei Rockets, che si presentano in pubblico camuffati da alieni e sempre con la pelle ricoperta di crema argentata. Alcune band britanniche come i Depeche Mode e i Pet Shop Boys riscuotono notevole successo, grazie anche al debutto del canale televisivo MTV nel 1981, che passa regolarmente in rotazione video new wave, che diventa una rappresentazione della cultura pop. Un caso particolare è quello degli scozzesi Simple Minds, classificati come band new wave agli albori della loro carriera, che poi si evolvono fino a raggiungere un successo commerciale ma offrendo un sound genuino, emozionante e unico, grazie al carisma del frontman Jim Kerr (che è stato sposato con la cantante/attrice Patsy Kensit), a melodie caratterizzate da un'attitudine struggente ereditata sicuramente dalla musica tradizionale scozzese, a un sound preciso ma potente, al perfetto equilibrio fra tutti gli elementi del gruppo che creano un sound vincente. Di loro ricordiamo l'LP New Gold Dream (81, 82, 83, 84) e il singolo Don't You (Forget about Me).
    Post-punk [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Post-punk.
    Il post-punk è un movimento nato verso la fine degli anni settanta, che fonde il punk rock con elementi sperimentali provenienti da artisti come Roxy Music e David Bowie[65][66] e da generi come disco, dub e krautrock[65][66]. Esso non è da intendere come un genere musicale vero e proprio, ma piuttosto come un'etichetta utilizzata per quei gruppi che intorno al 1980 iniziarono ad unire il punk rock con vari altri generi musicali[67].
    Tra i gruppi che hanno dato il via a questo movimento sono sicuramente da citare Wire[66], The Fall[68] e Public Image Ltd., la cui attività causerà la nascita di molti dei generi derivati dal movimento. In particolare i PIL con la loro musica cupa e decadente influenzarono il successivo movimento gothic rock[69] capitanato da Joy Division, Bauhaus, The Cure, Sisters of Mercy e Killing Joke.
    Il post-punk, fenomeno prevalentemente britannico, continuò ad esistere negli anni ottanta con una certa esposizione commerciale a livello nazionale e all'estero, ma la band di maggior successo che emerse dal post-punk fu quella degli U2.[70]


    Gli U2 nel 2005
    La band irlandese, influenzata quindi dall'ondata punk della fine degli anni settanta, sviluppa tuttavia un sound originale caratterizzato da un grandissimo affiatamento fra i membri della band, con il cantante Bono Vox dotato di una voce calda e potente, capace di fare provare emozioni sia quando canta sui toni bassi che su registri alti, e il chitarrista The Edge, autentico genio creativo che sfrutta in maniera intensiva l'elettronica per creare con la sua chitarra effetti caratterizzati da ribattuti generati da delay, note con sustain infinito e armonici naturali, creando un intreccio sonoro originalissimo.
    La band otterrà il successo planetario con l'album The Joshua Tree, che raggiungerà i 25 milioni di copie vendute. Di seguito un tour americano consoliderà la fama della band anche in quel paese. Il gruppo è attualmente ancora in attività e più celebre che mai, anche grazie alle numerose iniziative umanitarie contro la guerra nei Balcani e a favore della cancellazione del debito dei paesi del terzo mondo, di cui si renderà propugnatore in particolar modo Bono negli anni.
    Gli anni ottanta [modifica]


    Sting
    Gli anni ottanta si differenziano in maniera considerevole dal passato. Il rock raggiunge un'apoteosi negli anni settanta, per poi subire un'involuzione che dura ancora oggi. Sintomatica è la frase di Sting al proposito: "il rock è morto". Sono gli anni della nascita del canale televisivo musicale MTV, dell'edonismo diventato uno stile di vita, del predominio dell'immagine, delle capigliature cotonate, gellate e laccate, anni che vedono l'esplosione di altri fenomeni musicali come l'hip hop ed il rap, oltre al dilagare della dance. Non sono più i tempi delle radio che promuovono la musica, superate da mirate trasmissioni televisive. Il rock è ancora in evoluzione, in trasformazione, i confini fra pop e rock e altri generi si assottigliano ancora di più, per questo per parlare di Rock è doveroso citare anche altri generi. Ricordiamo, infine, che l'album più venduto degli anni ottanta è stato Thriller di Michael Jackson, mentre la classifica dei singoli vede come vincitori i Bon Jovi con Livin' on a Prayer.
    Oltre al proliferare di nuovi generi e nuove band, ci sono altri gruppi già presenti negli anni settanta che raggiungono però l'apice del loro successo nel decennio successivo. Fra questi ci sono gli ZZ Top, i Dire Straits, i Queen e i Kiss.
    Gli ZZ Top, pur avendo iniziato la carriera negli anni settanta, raggiungono il successo verso la metà degli anni ottanta con LP come Eliminator e Afterburner, la band di origine texana affonda le sue radici nel blues suonato però in maniera chiassosa, con tempi incalzanti e moltissima energia (considerato un chiaro atteggiamento texano), ma gli LP che danno loro la fama fanno utilizzo di suoni che appartengono più alla sfera della musica elettronica e pop che non propriamente al blues. Il risultato è comunque un prodotto orecchiabile, di taglio rock e che fa spicco per originalità.
    Il gruppo Dire Straits (che significa "difficoltà estreme") è considerato unico nel panorama del periodo, perché propone delle sonorità che non ricordano niente che sia in voga fino a quel momento. Le sonorità sono elettriche ma calde, con una prevalenza di chitarre suonate taglienti e pulite, quasi senza distorsione, con spiccate influenze country per quello che riguarda la scelta dei giri armonici e del groove, ma con liriche pop, con una sezione ritmica che crea un suono potente ma preciso, punteggiata dagli assolo dello strepitoso chitarrista solista, Mark Knopfler. Si ricordino gli LP Dire Straits e Brothers in Arms. Una curiosità, il singolo Money for Nothing di quest'ultimo LP contiene un'introduzione di batteria, tastiere e chitarra che sarà gettonatissima dai rivenditori dei primi lettori CD per dare una dimostrazione ai potenziali clienti della dinamica e della fedeltà di questo strumento di riproduzione musicale che all'epoca stava esplodendo sui mercati di tutto il mondo. Citiamo ancora fra le band di spicco di questo periodo: i Cure, i Cult, la band australiana INXS, Frankie Goes to Hollywood, Ultravox, Talk Talk.
    Sono sicuramente da ricordare forse la più grande band inglese ad avere successo negli anni ottanta, i Queen, che grazie al frontman Freddie Mercury hanno infiammato lo stadio di Wembley al live Aid dove vennero considerati da pubblico, stampa, critica e dagli altri artisti la miglior band dal vivo esistente, partecipando anche al Rock In Rio e altre manifestazioni di grande successo. Si ricordano grandi successi anche in ambito discografico per la band, come The Game, che per stare al passo con i tempi sperimentano anche nuove sonorità però più vicine al funk rock e alla dance soprattutto con i successivi Hot Space e in parte The Works, ma ritornando ad un vigoroso Rock da stadio con gli album A Kind of Magic e The Miracle e dove il loro quoziente artistico troverà poi l'apice, però nel decennio successivo, con il capolavoro Innuendo poco prima della compianta prematura scomparsa del carismatico leader della band. Importante è anche citare il primo album da solista Mr. Bad Guy di Freddie Mercury, più vicino a sonorità pop rock, ma soprattutto è da ricordare la celebre collaborazione tra Freddie Mercury e Montserrat Caballé per l'album Barcelona, dove per la prima volta si fondono concretamente due mondi: il Rock e l'opera.
    Pop rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Pop rock.
    In realtà il rock non muore negli anni ottanta come Sting profetizza, però la scena si diluisce, si fonde con e si orienta verso il pop, che spesso non è più quello innovativo dei The Beatles che sperimentavano aprendo la strada a vari generi del rock, ma quello mistificato delle grandi multinazionali della musica (o major), alle quali non basta più scoprire nuovi talenti e lanciarli commercialmente, ma astutamente comincia a crearli, svilupparli e lanciarli sul mercato come fossero un qualunque prodotto commerciale, come ad esempio i casi dei New Kids on the Block e dei Milli Vanilli.[71][72]
    Ma la scena non è dominio esclusivo di queste operazioni, in questi anni emergono comunque molti gruppi o cantanti che, pur in parte indugiando a quelle che sono le regole del mercato discografico in materia di promozione dell'immagine sono comunque dotati di talento. Artisti emersi in questo periodo che possono essere etichettati come "pop rock" sono Billy Joel, Hall&Oates, Michael Jackson, George Michael e i Simple Plan.[73]
    Alcuni gruppi "storici" tuttavia continuano ad avere successo, a costo di un radicale cambio di sonorità. Emblematico è il caso dei Genesis, che passano dal rock progressivo ad un pop che unisce canzoni di facile ascolto (come Land of Confusion o Throwing It All Away) a pezzi orecchiabili ma comunque innovativi (si pensi alle tastiere e alle risate di Mama o alla lunga Home by the Sea.[74]
    New Wave of British Heavy Metal [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce New Wave of British Heavy Metal.


    Iron Maiden
    La New Wave of British Heavy Metal è il nome di una scuola di complessi heavy metal originatisi in Gran Bretagna sul finire degli anni settanta.[75][76] I gruppi della NWOBHM sono considerati la forma più pura dell'heavy metal[76] generalmente con meno influenze blues rispetto ai precursori di questa ondata come Black Sabbath e Judas Priest. I gruppi più importanti sono, fra gli altri, gli Iron Maiden, i Venom, i Saxon, i Def Leppard, i Diamond Head, i Tygers of Pan Tang, i Samson, i Demon, le Girlschool e gli Angel Witch.[77]
    Fu dagli anni ottanta in poi che l'heavy metal (dopo la new wave britannica, il maggior fenomeno che ha riguardato questo genere è stata la proliferazione di sottogeneri, spesso difficili da definire in modo netto) si è evoluto in generi come il già citato hair metal, speed metal, thrash metal, power metal, black metal e death metal.


    I Metallica nel 2003
    In particolare va citata la band nata in questo periodo che è considerata attualmente la heavy metal band di più successo, almeno considerando le vendite, cioè i Metallica, che resero un po' più popolare il genere thrash metal. La band ebbe successo immediato, durante il loro primo tour americano, come band di supporto a Ozzy Osbourne, si vedono indossate dal pubblico più magliette recanti il nome della band che non quello dell'ex frontman dei Black Sabbath.[78] Anche in Europa proliferano band che s'ispiravano al metal, quali gli svizzeri Krokus, i francesi Trust e gli italiani Vanadium, Exile, Strana Officina e numerosi altri.
    Hair/Glam metal [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Glam metal.


    I Twisted Sister, con il tipico look da gruppo "glam metal".
    Il sottogenere più popolare dell'heavy metal fu indubbiamente l'hair metal (o glam metal), ovvero quel genere derivato dal glam rock e hard rock, che connotava un look molto vistoso e sonorità per la maggior parte più accessibili al grande pubblico, ed era in parte influenzato dall'AOR (acronimo per Album oriented rock). Gruppo di crocevia di questo genere furono gruppi come Van Halen, Motley Crue o Kiss. I temi erano incentrati principalmente sul sesso, i testi romantici trovano spazio anche nelle ballad, ma erano talvolta concentrati sul divertimento, sulla rivoluzione giovanile, la ribellione, sul sociale, sul bere, sulle droghe ecc. Nonostante ciò la scena vedeva la presenza di gruppi glam metal dalle sonorità notevolmente più dure; vanno annoverati i Mötley Crüe, Dokken, Queensryche, W.A.S.P., Quiet Riot, mentre tra i gruppi più melodici troviamo Twisted Sister, Saga, Demon, Alice Cooper, Def Leppard, Bon Jovi, Europe, Stryper e successivamente Poison, Cinderella, Warrant e Guns N' Roses.
    Heartland rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Heartland rock.


    Bruce Springsteen.
    Durante gli anni ottanta, ebbe un forte successo il cosiddetto "Heartland Rock", indirizzato alla classe lavorativa americana, caratterizzato da uno stile musicale semplice e rimandi alla vita operaia americana.
    Il principale rappresentante di questo genere è senz'altro Bruce Springsteen. Agli inizi del decennio, Springsteen (già conosciuto negli Stati Uniti dalla metà degli anni settanta grazie a due splendidi dischi, il trionfale Born to Run del 1975 e lo scarno e rabbioso Darkness on the Edge of Town del 1978) pubblica due ottimi album, il rockeggiante doppio The River del 1980 e l'acustico e intimistico Nebraska del 1982, ma è grazie al suo album del 1984, Born in the U.S.A., che diventa star planetaria. Born in the U.S.A., disco commerciale e orecchiabile, raggiunge vendite da capogiro (15 milioni di copie solo negli States) facendo conoscere il cantautore in tutto il mondo, grazie anche a due riusciti videoclip (Born in the U.S.A. e Dancing in the Dark) e a un mastodontico tour di 156 date conclusosi nell'ottobre del 1985 con quattro serate al Coliseum di Los Angeles che hanno registrato il tutto esaurito. Fu infatti grazie alle sue furiose, esaltanti e interminabili esibizioni dal vivo che il cantante del New Jersey vide accrescere la sua fama.
    Un altro artista che può essere accostato a Springsteen come genere è Bryan Adams, accomunato dal feeling rock in termini di energia e di emozione e di una voce roca e calda, che raggiunge dei registri alti, un po' come da tradizione R&R anni cinquanta.
    Roots rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Roots rock.
    Il roots rock è un genere musicale nato negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta, dall'allontanamento di alcuni gruppi dai suoni pop tipici del periodo e dal riavvicinamento ai valori ed ai suoni del rock classico degli anni cinquanta e sessanta.[79]
    Il Roots Rock, nel quale confluiscono elementi stilistici ripresi dal rock and roll, dal blues e dal country, si diffuse inizialmente nelle radio dei college americani. Molti dei gruppi che svilupparono il genere, quali The Beat Farmers, The Del Lords, The Long Ryders inizialmente si ispirarono alla musica dei Creedence Clearwater Revival, ai quali però si affiancarono artisti e gruppi che si discostarono da qualsiasi fonte di ispirazione per trarne un genere nuovo. Tra questi John Mellencamp, John Doe, T-Bone Burnett, John Fogerty (cantante e chitarrista dei Creedence Clearwater Revival) e i Los Lobos (famosi per il brano La Bamba).
    L'affermazione della musica indipendente [modifica]
    Se è vero che durante gli anni ottanta le Major assumono un controllo totale del gusto della massa e investono sempre più spesso su progetti "a tavolino", è anche vero che questo porta a un autentico movimento di emancipazione da parte dei giovani consumatori di musica rock "autentica", quindi formato soprattutto da studenti e membri della media e alta borghesia. Sebbene un vero e proprio movimento non sia classificabile (molti tendono a gettare i gruppi in questione nel grande calderone New wave o a etichettarli come post-punk) essi avevano alcune caratteristiche in comune. Prima di tutto la loro musica era spesso spogliata di ogni significato politico di cui una buona parte del punk si era ricoperto pur derivando da esso, di conseguenza assumeva forme più intellettuali. In questo era molto più vicina ai gruppi della cosiddetta Blank Generation newyorkese, al punto che molte band di quella scena come Devo, Blondie, Suicide e Talking Heads vengono spesso incluse in questo movimento pur nascendo diversi anni prima. Si fanno così strada numerose etichette indipendenti, gestite da band e appassionati del genere. Altro fattore importante da considerare è che il movimento indipendente ha un respiro più internazionale e non si limita esclusivamente a band americane e britanniche. Oltre a band americane come Pere Ubu, Residents e quelle già citate, e a band britanniche come Gang of Four, Killing Joke e Pop Group, si affermarono artisti come l'australiano Nick Cave e i tedeschi Einstürzende Neubauten. Uno dei gruppi la cui influenza è indiscutibile sulla quasi totalità delle band indipendenti di questo periodo è quello dei newyorkesi Velvet Underground, così come è fondamentale il contributo del Krautrock (soprattutto i Can e i Kraftwerk). La cosa interessante è che ogni gruppo presenta comunque delle differenze stilistiche spesso abissali e il movimento non può essere identificato in un sound. Non è possibile dunque fare una classificazione, come non è chiaro se i primi gruppi newyorkesi siano da considerare parte o meno del movimento, per quanto ne abbiano segnato l'inizio. Le rivendicazioni sono numerose e la confusione è tanta, soprattutto oggi che questo movimento è ancora strettamente legato alla musica contemporanea (sia per quanto riguarda il rock che la musica elettronica).
    L'ascesa dell'alternative rock (primi anni novanta) [modifica]
    Alternative rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Alternative rock.
    L'alternative rock è un genere derivato dal punk rock emerso negli anni ottanta ma divenuto abbastanza popolare negli anni novanta. Il termine alternative venne coniato negli anni ottanta per descrivere quelle band che si ispiravano al punk rock che facevano parte di etichette indipendenti e non commerciali.[80]
    Come genere musicale, dell'alternative rock fanno parte diversi sottogeneri che sono emersi dalla scena della musica indipendente degli anni ottanta, come il grunge, il britpop, il gothic rock, l'indie rock, l'indie pop e molti altri. Significative influenze dell'alternative rock sono riscontrabili anche in numerosi gruppi alternative metal come i Jane's Addiction, i quali, includendo nella loro musica tanto elementi alternative rock quanto influenze funk metal, evidenziano il carattere sincretico di tale sottogenere del heavy metal nelle sue forme iniziali. L'alternative rock è caratterizzato dalla presenza di elementi stilistici della musica punk, che ha posto le basi per la musica alternativa negli anni settanta.[81]
    Sebbene il genere sia considerato come appartenente alla musica rock, molti suoi sottogeneri sono influenzati dalla musica folk, il reggae, l'elettronica e il jazz. Ai tempi degli anni ottanta, il termine alternative rock veniva utilizzato per indicare gli artisti underground di quel periodo, tutti i generi che discendevano dal punk (post-punk, new wave, grunge) e, ironicamente, per la musica rock degli anni novanta e del nuovo millennio. Mentre numerosi artisti come i R.E.M. o i Red Hot Chili Peppers (i quali hanno mescolato punk, rock, funk, e alcuni tratti rap, creando un genere molto particolare) hanno avuto un successo commerciale, molti artisti di culto dell'alternative rock durante gli anni ottanta incidevano e pubblicavano i propri lavori tramite etichette indipendenti tanto da avere successo grazie alle radio universitarie.[80][82]
    Grunge [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Grunge.


    Il gruppo grunge dei Nirvana, in un'esibizione live su MTV nel 1992.
    All'inizio degli anni novanta, il rock era dominato da artisti commerciali pop, rock ed "hair metal". MTV al contempo concentrava l'attenzione più sull'immagine e lo stile che sulla musica stessa. In contrapposizione al rock più commerciale di quel tempo, nacque il grunge, genere nato prodotto principalmente nello Stato di Washington degli Stati Uniti d'America, in particolare nella città di Seattle, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.[83] La scena di Seattle proprio in quegli anni si rivelava, infatti, una delle più fertili del panorama mondiale, producendo gruppi che mescolavano influenze estremamente eterogenee, principalmente l'heavy metal e il punk rock[83], ma anche l'hardcore punk, l'hard rock e il post-hardcore[84].
    Letteralmente il significato del termine inglese grunge, fradicio, stropicciato, sporco, valenza semantica che evidenzia l'aspetto estetico trasandato dei protagonisti, nonché una scarsa ricercatezza tecnica comune a numerose band in questione, interessate maggiormente all'immediatezza e alla forza della propria musica e delle proprie parole.
    Fra gli elementi comuni delle band grunge, si possono citare la ripresa di sonorità di chiara derivazione heavy metal, hard rock e punk rock, le finalità di denuncia e l'utilizzo dello strumento musicale come protesta contro l'establishment politico e culturale del momento, e gli argomenti dei testi, che sono spesso trattano spesso di argomenti apatici ed angosciosi, come la frustrazione di vivere, la tristezza, la depressione, la rabbia verso una vita vissuta passivamente, la ribellione.[85]
    Band come i Green River, i Soundgarden, i Melvins e gli Skin Yard furono i pionieri del genere, diventando con i Mudhoney i gruppi grunge con più successo nella fine degli anni ottanta. Il successo commerciale planetario del genere grunge è da individuare nell'anno 1991, anno della realizzazione per l'etichetta discografica Geffen Records dell'album Nevermind dei Nirvana. L'album ed in particolare il singolo Smells Like Teen Spirit indicarono al mondo una via nuova di intendere la musica rock. La musica dei Nirvana presentava sicuramente tratti più melodici dei suoi predecessori[46][86]. Sempre nel 1991 vide la luce Ten, il primo album dei Pearl Jam, un altro immenso successo, mentre nel 1992 uscì Dirt degli Alice in Chains.
    Britpop [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Britpop.


    Gli Oasis in concerto nel 2005
    Mentre la scena musicale americana era dominata dal grunge, dal post-grunge e dall'hip hop, nel Regno Unito ci fu l'affermarsi di numerose band, definite britpop, che hanno avuto origine dalla scena indipendente e underground britannica.[87] Molti di loro hanno acquisito buona notorietà nel paese d'origine e in alcuni stati dell'Europa continentale sull'onda del successo commerciale di gruppi come Suede (1991-2003), Blur (1989-2003), Oasis (1991-2009) e Pulp (1981-2002), successo che ha contribuito a lanciare, se non a creare, il movimento come fenomeno di massa.
    L'origine del britpop va ricercata fra gli artisti che cercarono di riattualizzare le melodie degli anni sessanta e degli anni settanta aggiungendovi tematiche mutuate dalla new wave, dal noise americano ma anche dalla dance music. Caratteristica del britpop fu la rivalità fra Oasis e Blur, molto simile a quelle fra Beatles e Rolling Stones e fra Nirvana e Pearl Jam in America. Mentre band come i Blur erano più influenzate dagli Small Faces e dai Kinks, gli Oasis trassero ispirazione dai Rolling Stones, Beatles e Stone Roses.[88] Nonostante che le sue band più popolari, in particolare Blur e Oasis, sono stati in grado di diffondere il loro successo commerciale all'estero, specialmente negli Stati Uniti, il britpop andò in gran parte in pezzi entro la fine del decennio.
    Indie rock [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Indie rock.
    Dalla metà degli anni novanta, il termine "musica alternativa" ha perso molto del suo significato originario, poiché le radio rock abbracciarono forme altamente commercializzate del genere. Dalla fine del decennio, la musica hip hop scavalcò l'alternative rock nelle vendite, e iniziarono a salire alla ribalta generi come il pop punk e miscugli fra grunge e rock. Molti gruppi che, per scelta o per destino, rimasero fuori dal panorama commerciale, diventarono parte del movimento indie rock.[89] I gruppi indie rock mantennero un completo controllo sulla loro musica e sulle loro carriere, spesso pubblicando album con le proprie etichette indipendenti, puntando su tour e radio indipendenti o di college per farsi pubblicità.[90] Collegati più per la loro etica che per il loro approccio musicale, il movimento indie rock comprende una vasta gamma di stili, da band largamente influenzate dal grunge come i Cranberries e i Superchunk, band sperimentali come i Pavement fino a cantanti punk-folk singers come Ani DiFranco. Attualmente, molti paesi hanno una scena indie molto ampia, con band molto meno popolari dei gruppi commerciali, virtualmente sconosciuti fuori dai loro paesi, ma abbastanza noti per sopravvivere all'interno di essi.[91]
    Generi ibridi (seconda metà degli anni novanta) [modifica]
    Pop punk [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Pop punk.


    I Green Day in concerto.
    Il genere si sviluppò verso i fine anni settanta tramite l'ondata punk 77, negli Stati Uniti e in contemporanea nel Regno Unito. Con il loro apprezzamento verso i Beach Boys ed il bubblegum pop della fine degli anni sessanta, i Ramones gettarono le basi per quello che sarebbe poi stato conosciuto come pop punk[92]. Alla fine degli anni settanta, gruppi del Regno Unito come i Buzzcocks o i The Undertones (successivamente influenzati fortemente dal glam rock) combinarono la velocità e la caoticità delle sonorità punk rock con la musica pop nei toni e nei temi[93] distaccandosi in parte dal punk nella sua rappresentazione classica. Il successo vero e proprio del genere però ha inizio verso la fine degli anni ottanta e primi anni novanta con l'avvento della nuova corrente detta punk revival. I gruppi a saper meglio sfruttare il potenziale commerciale di questi generi e a lanciare il "revival" furono i Green Day, Weezer[94], The Offspring, seguiti poi da NOFX (classificabili comunque nel melodic hardcore punk) e Rancid, che affermarono il genere a livello mondiale. Alla fine degli anni novanta questo sotto genere è stato poi portato a nuove vette commerciali con i Blink-182.[95]
    Post-grunge [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Post-grunge.
    Sull'onda della morte di Kurt Cobain, cantante dei Nirvana, si sviluppò un nuovo stile musicale chiamato post-grunge.[96] Il genere è caratterizzato da riff distorti derivativi del grunge, rivisti in un'ottica molto più commerciale e radio-friendly. Il grande boom di popolarità avvenne con l'album di debutto degli australiani Silverchair, Frogstomp, nel 1996. I Foo Fighters, la nuova band di Dave Grohl, l'ex batterista dei Nirvana, aiutarono a rendere ancor più popolare il genere, ed emersero diversi gruppi come Bush, Creed, Audioslave, Candlebox, Collective Soul, Goo Goo Dolls, Everclear e Live.[97] Anche la cantante Alanis Morissette trovò il successo etichettata come artista post-grunge. Nel 1995 il suo album Jagged Little Pill ebbe grosso successo, con singoli come You Oughta Know, influenzando durante la fine degli anni novanta cantanti pop come Fiona Apple, Jewel e Liz Phair.[98][99] All'inizio del XXI secolo altre band post-grunge incominciarono ad emergere, come i Breaking Benjamin, i Seether, e i 3 Doors Down.
    Post-britpop
    Come il movimento britpop incominciò a dissolversi, band emergenti iniziarono ad evitare l'etichetta di gruppi Britpop mentre ancora producevano musica derivata da essa. Non definibili Britpop ma comunque molto legati al revival britannico del rock anni 1960 furono i The Verve e i Radiohead, che presero ispirazione da artisti come Beatles, Pink Floyd, Elvis Costello e R.E.M., con la loro musica progressive rock, presente nell'album più celebrato dei Radiohead, ossia OK Computer. Questi gruppi, più vicini alle sonorità grunge e noise d'oltreoceano, devono al britpop tutta la loro fortuna, per essere stati portati sulla sua onda pubblicitaria e commerciale fino al successo planetario del 1997 con l'album Ok Computer, quello che appunto vinse il Grammy Award a New York nel 1998 come Migliore Album.
    Si può ritenere che la fine reale dell'epopea britpop avvenne nel 1999. Dei gruppi che avevano portato la bandiera del genere rimanevano in effettiva attività solamente gli Oasis. I The Verve si sciolsero a causa di dissidi interni nel 1999, mentre i Radiohead si orientarono verso una musica più sperimentale e meno orecchiabile distanziandosi dai loro precedenti successi. Si può dire che il gruppo di Thom Yorke fece da vero e proprio spartiaque nel panorama britannico, tanto che presero a tutti gli effettti la nomina di ispiratori primari della nuova ondata britannica. Nel primo decennio 2000 tra i gruppi che più risentono dell'influenza british sono da citare i Travis, James Blunt ed i Coldplay, pienamente ispirati a melodie e giri armonici ancora una volta stile Beatles con suoni e spunti chitarristici wave.[21]
    Nu metal [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Nu metal.


    I Linkin Park in concerto.
    Le prime tracce di partiture "rappate" su basi rock si possono già trovare nell'album Sandinista!, pubblicato dai britannici The Clash nel 1980[100]. Anche i Blondie realizzarono nello stesso periodo un brano simile, Rapture. Il termine "nu metal" fu usato inizialmente, e spesso in modo improprio, per denotare il rilancio del rock metallico ad opera di gruppi come Korn, Rage Against the Machine, Deftones e Limp Bizkit, ma anche per i successi dell'Ozzfest[101], festival riservato esclusivamente al metal. Sviluppatosi negli anni novanta, il nu metal è divenuto in breve tempo una corrente che si discosta per alcuni aspetti da quella del metal tradizionale. Difatti, pur proponendo sonorità molto dure, ad esse affianca influenze da altri stili, in particolare alternative metal, rap metal, alternative rock, funk ed hip hop. Sono frequenti ritmi duri ma sincopati, riff di chitarra semplici, ribassati e ripetuti, alternanza di parti vocali aggressive e melodiche e, per alcuni gruppi, strofe rappate e scratch prodotti con i dischi in vinile. Fra i principali gruppi della scena nu metal possono essere citati Korn, Deftones, Limp Bizkit, Linkin Park, Coal Chamber, System of a Down, Slipknot, Incubus, P.O.D. e Papa Roach.[102][103]
    Dal 2002 segni che la popolarità del nu metal si stava indebolendo erano evidenti. Il quinto album dei Korn, da lungo aspettato, Untouchables e il secondo album dei Papa Roach LoveHateTragedy non vendettero come i loro album precedenti. Le presenze delle band nu metal sulle stazioni radio e su MTV incominciarono a diminuire, a vantaggio di band pop punk/emo. Da allora, molte band hanno cambiato il loro stile, per avvicinarsi ai più convenzionali rock ed heavy metal.[104][105]
    I Linkin Park hanno avuto maggior successo. Il loro primo album, Hybrid Theory ha venduto 32 milioni di copie ed ha ricevuto un disco di diamante. Il successivo, Meteora, ha venduto 16 milioni di copie. Da Minutes to Midnight, il gruppo ha cambiato il proprio genere.
    Gli anni 2000 [modifica]
    Nel corso della prima decade del nuovo millennio l'avvento di Internet provoca una rivoluzione epocale, che sconvolge totalmente il mondo della musica. Grazie alla presenza di siti di downloading gratuiti, prima perseguiti poi tollerati, l'industria discografica viene messa in crisi. Non potendo contare sui ricavi dalle vendite degli album, la principale fonte di guadagno per gli artisti diventano i concerti. Musicisti contemporanei e grandi mostri sacri della musica si lanciano in tour interminabili in giro per il mondo. Gli album pubblicati diventano un pretesto per pubblicizzare le tournè (e non viceversa come negli anni precedenti). Emblematico è il caso degli U2 che ottengono uno scarso successo con l'album No Line on the Horizon, ma fanno il tutto esaurito negli stadi di tutto il mondo con il loro gigantesco 360° Tour, uno degli spettacoli live più imponenti mai organizzati.
    Si assiste alla progressiva sparizione della musica come fenomeno di massa. I vari stili musicali si chudono in sé stessi, assieme ai loro ascoltatori. Vengono create stazioni radio, quotidiani, siti web e persino interi canali televisivi dedicati ad un particolare genere musicale. Il successo di un artista in questo periodo sta nel riuscire a catalizzare l'attenzione delle varie masse in un unico bacino di utenza.
    Il Decennio si apre con la consacrazione dei Radiohead, occulti dominatori del panorama rock, nelle vendite e nell'influenza sprigionata sui successivi colleghi (Kid A viene considerato da molti come il miglior album del decennio e uno dei migliori della storia della musica), con l'eredità della scena Nu-Metal rappresentata dai Deftones (White Pony nel 2000) dai Linkin Park, dagli Slipknot e dai System of a Down (da ricordare Toxicity, nel 2001 e Mezmerize, nel 2005), e con il consolidamento del Post-Grunge, grazie soprattutto ai Foo Fighters dello strepitoso Dave Grohl, capaci di rimanere sulla cresta dell'onda perennemente anche oltre il decennio e i successi dei Creed e in seguito degli Alter Bridge (nati dallo scioglimento dei Creed) che mettono in luce la maestosa voce di Myles Kennedy (che collaborarà in seguito anche agli album solisti di Slash) e il talento chitarristico di Mark Tremonti (da citare l'assolo di chitarra di Blackbird, nominato uno dei migliori assoli di tutti i tempi).
    Continua il momento positivo dell'ondata Pop-punk, inizialmente con Blink 182 e Sum 41 e poi soprattutto con l'exploit, ancora una volta, dei Green Day da metà decennio in poi, grazie all'apogeo di American Idiot, concept album in stile Who, nel quale il trio di Berkeley mostra un approccio musicale più maturo e complesso, senza però snaturare se stessi, il proprio stile e le proprie idee, che vengono fortemente ribadite anche nel successivo 21st Century Breakdown.
    La scena britannica, ancora una volta si dimostra tra le più fertili e varie del pianeta. Sono tanti anche in questa decade gli artisti che salgono alla ribalta mondiale. Il Folk-pop di James Blunt, il rivisitato Soul di Amy Winehouse, il rispolvero dell'Hard & Heavy ad opera dei The Darkness, resi inconfondibili dal potente falsetto di Justin Hawkins, la curiosa ed innovativa band virtuale dei Gorillaz, oltre che a un gran numero di band della scena Indie e Alternative, tra i quali, gli Arctic Monkeys, I Placebo, il rock sperimentale e progressivo dei Porcupine Tree, i Kasabian e gli scozzesi The Fratellis e Franz Ferdinand.
    A recitare la parte di primi attori della scena britannica per tutta la decade sono però due Band in particolare: I Coldplay e i Muse. I due gruppi, partendo dalla stessa base (I Radiohead), prendono con il tempo strade autonome e molto diverse. La band di Chris Martin propone un suono, come dice il nome, freddo, sentimentale e posato nei primi 3 album (Parachutes, nel 2000, A Rush of Blood to the Head, nel 2002, X&Y, nel 2005) per poi distaccarsi in maniera netta nel 2008 con Viva la Vida or Death and All His Friends. Il trio di Teignmouth, invece, mostra subito un'impronta più complessa ed eclettica, con influenze che vanno dal Hard & heavy al rock progressivo, all' Elettronica, fino alla musica classica, unite ad una notevole abilità tecnica di ciascun componente del gruppo (Il Frontman Matthew Bellamy è Cantante, Chitarra solista, Pianista e principale compositore del gruppo) e testi apocalittici, sociopolitici e futuristi che mettono spesso attorno ai Muse un'atmosfera sicuramente più oscura rispetto ai colleghi londinesi. La band esordisce nel 99' con Showbitz. Come per i Coldplay e il loro Parachutes, l'album presenta una notevole e marcata influenza dei Radiohead. La band di Bellamy prende la propria strada con Origin Of Simmetry (2001) e Absolution (2003) per poi pubblicare due album più sperimentali, Black Holes & Revelations (2006) e The Resistance (2009).
    La scena americana risponde con la propria scena Rock, fatta di Indie, Garage rock, post punk e alternative di band come Strokes (Is This It del 2001), dei White Stripes (Elephant, nel 2003, che contiene l'ormai leggendaria Seven Nation Army), The Killers, Kings Of Leon, MGMT e LCD Soundsystem, alla comparsa di nuove leve della scena Heavy e Alternative Metal, come i Queens of the Stone Age (vicini allo Stoner) o gli Avenged Sevenfold(Partiti come band metalcore ed evoluti nel tempo con sonorità più vicine all'Heavy Metal più tradizionale).
    Dal Canada arrivano gli Arcade Fire, autori di un successo che li porterà nel 2011 a vincere un Grammy nella categoria "Miglior album", e i Nickelback. Da citare la scena hard rock australiana, con band quali Jet, Airbourne ed in particolare i Wolfmother.
    Gothic [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Gothic metal.
    Il gothic è un vasto insieme di sottogeneri che ha conosciuto la massima notorietà nella prima metà degli anni 2000 e che vede i suoi rami affondare nelle svariate contaminazioni di varie forme di rock, pop e soprattutto metal. Caratteristiche di questa corrente sono le atmosfere oscure e macabre, tematiche che narrano di morte, amore o di mondi fantastici e l'uso ampio di sonorità strumenti derivanti dalla musica classica, dall'epica, dalla lirica e dalla sinfonica. Diffusa è la presenza in contemporanea di due cantanti, solitamente uno maschile ed uno femminile. La presenza di una cantante femminile è molto diffusa, o anche la presenza di due cantanti, un maschio e una femmina. La culla principale del movimento è la penisola Scandinava e la Finlandia, che vide i propri alfieri in gruppi come HIM, The Rasmus, Apocalyptica e Nightwish. Negli Stati Uniti a riscuotere un buon successo commerciale sono gli Evanescence, altri artisti di spicco sono i Within Temptation ed Epica dall'Olanda o i Lacuna Coil dall'Italia.
    Emo [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Emo.
    Il termine Emo o Emo-core[106] si riferisce ad un genere inizialmente compreso all'interno del punk rock, ed è perciò considerato un suo sottogenere[107]. Tuttavia, nella sua evoluzione più moderna, il genere include anche sonorità di tipo melodico orientate all'indie rock e all'alternative rock.
    Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade[108], pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb[109] nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale[108], tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo[108] per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring[108], Embrace[108] (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch'essa di grande importanza per l'emo nel finire degli anni ottanta[108]), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon[110] e i The Hated[110]. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni novanta di molte delle band citate.
    A metà anni novanta, il termine "emo" iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie influenzata appunto dai Fugazi[108] con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock[108][111] Gruppi come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell'indie rock, un lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena "indie-emo" sopravvisse fino alla fine degli anni novanta, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria musica verso territori più mainstream.
    Post-punk revival [modifica]
    Per approfondire, vedi la voce Post-punk revival.
    Il post-punk revival è una corrente di rock alternativo nata negli anni 2000 dove le band riprendono gli elementi del genere originale dell'inizio degli anni ottanta[112]. Il movimento è assai diffuso nei paesi anglossassoni quali il Regno Unito e gli Stati Uniti e in diversi paesi del continento europeo, ed è molto legato alla scena post-punk di Londra e di New York degli anni ottanta.
    Il termine post-punk revival fu coniato da vari critici musicali per indicare band come The Killers, The Rapture[113], Interpol[114], Franz Ferdinand e The Strokes[115]. Questa seconda ondata di gruppi che riprendono il post-punk inseriscono all'interno della loro musica elementi dell'indie rock e della dance degli ultimi anni ottanta più o meno come succedeva per il post-punk che fondeva elementi del krautrock e della musica da discoteca della fine degli anni settanta.
    Metalcore e New Wave of American Heavy Metal [modifica]
    Per approfondire, vedi le voci Metalcore e New Wave of American Heavy Metal.
    Il metalcore è un genere consistente nella fusione fra hardcore punk e vari stili di heavy metal[116], in particolare thrash metal, death metal e melodic death metal[116].
    Seppur le origini di questo stile risalgano ai fine anni ottanta, il metalcore rientra in parte nella cosiddetta New Wave of American Heavy Metal, termine coniato da alcuni critici per intendere una determinata scena metal nordamericana originatasi sul finire degli anni novanta[117] e che indica tutte quelle heavy metal band statunitensi e canadesi nate tra il finire degli anni novanta ai primi anni 2000 e che hanno raggiunto la popolarità con generi come il groove metal, il metalcore e i suoi sottogeneri[118].
    Analogamente alla New Wave of British Heavy Metal, anche questa corrente non è relativa ad un genere preciso e non indica uno stile preciso, ma si limita a raggruppare diversi gruppi musicali emersi in un certo periodo storico[118], rigorosamente di nazionalità statunitense e canadese, e relativi a diverse forme di heavy metal moderno, talvolta anche ibride o con influenze esterne (lo stesso metalcore, genere principale dell'ondata, è per definizione un ibrido tra hardcore punk e heavy metal)[119]. Il termine emerso solo recentemente, è in sostanza una classificazione che sta ad indicare il proliferare di metal band americane in risposta a quelle europee (in particolare scandinave), relative particolarmente a precisi sottogeneri di heavy metal, su tutti il metalcore.
    La NWOAHM spesso viene erroneamente scambiata come un vero e proprio genere a sè stante, ma in realtà indica solo un raggruppamento di complessi musicali, indifferentemente dallo stile suonato. Le cause sono da ritrovare nel fatto che la gran parte delle band incluse in questo filone facciano parte della scena metalcore, fino a portare ad un'ambivalenza dei due termini.
    Electronic rock
    Per approfondire, vedi la voce Electronic rock.
    L'electronic rock o digital rock unisce il rock alla musica elettronica (che può essere intesa sotto altrettanti sottogeneri che possono variare dalla musica da discoteca, come house, trance, ambient e electroclash, ad altri generi di elettronica, primo fra tutti l'industrial).In parole povere, il rock elettronico non è altro che un genere ibrido, dove il largo impiego di strumentazioni elettroniche, campionamenti e tastiere costituisce la caratteristica predominante del modo di comporre di alcuni degli artisti del genere.
    Gli artisti di questo genere usano sovente suoni artificiali, tramite l'utilizzo di sintetizzatori, sampler e drum machine. Il synth rock può avere molte sfaccettature, in quanto i musicisti di questa categoria provengono dai generi più disparati. Caratteristiche simili sono riscontrabili nel synth pop, il quale ha in comune con il synth rock il largo uso di suoni elettronici, ma più orecchiabili e inquadrabili in ambito pop, o possono inquadrarsi all'interno di altri generi quali l'industrial metal o l'electro-punk, a seconda delle caratteristiche presenti nella propria musica. Synth rock, electro rock o rock elettronico, non sono altro che parole macedonia, ossia termini generici che ricoprono un'ampia gamma di stili e forme musical, che in maniera netta o leggera, uniscono diversi generi musica rock ad altrettanti di musica elettronica


    tratto da wikipedia
     
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